Il “disease management” del Paziente Fragile & Critico.
Sinergia ospedale-territorio per un modello di cura integrato e coordinato centrato sul paziente
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14 Dicembre 2018
Sala congressi dell’ azienda ospedaliera SAN PIO presso P.O. S.Alfonso Maria De Liguori”, contrada San Pietro,1 82019 Sant’Agata De Goti (BN)
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Responsabili Scientifici: F. E. Agro’ e G. Di Santo
L’aumento dell’aspettativa di vita sta portando ad un progressivo invecchiamento della popolazione nei paesi occidentali. Nei prossimi 30-40 anni, infatti, sia per l’invecchiamento della popolazione con una prevalenza crescente degli ultra65enni (dagli attuali 12 milioni di over 65 si passerà a circa 15 milioni nel 2025, per arrivare a circa 18 milioni nel 2050) sia per il migliore trattamento delle fasi acute delle forme morbose con conseguente riduzione della mortalità precoce, si andrà incontro ad un rilevante incremento della prevalenza nella popolazione totale di forme cliniche cronico-degenerative (cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, BPCO, insufficienza renale, vasculopatie cerebrali e periferiche, malattia di Alzheimer, etc.) spesso coesistenti tra loro. L’ospedale, per tale motivo, rappresenta un “tassello” del percorso assistenziale sempre più piccolo in termini temporali, con una concentrazione crescente di tecnologie, di complessità e intensità di cure e, conseguentemente, di costi. Da ciò si delinea un Ospedale che deve avere forti relazioni con il Territorio e tutto ciò deve tradursi in concreti elementi organizzativi e strutturali.
Da ciò nasce l’esigenza di perseguire l’appropriatezza organizzativa dell’assistenza territoriale e l’integrazione ospedale-territorio-domicilio dei pazienti cronici, indispensabile per la realizzazione di una reale presa in carico della domanda di salute dei cittadini a seguito della necessità della deospedalizzazione e la impossibilità di una domiciliazione del paziente in post-acuzie. È noto che gli interventi di gestione integrata più efficaci sono proprio quelli che agiscono su tutti i livelli della “storia naturale” della malattia ma, ove un disegno di portata sistemica si rendesse poco fattibile a causa di risorse limitate, sarebbe più utile concentrare gli sforzi di tutti gli attori del sistema sugli snodi ritenuti più critici e più opportuni per il contesto locale. In altri termini, la potenzialità fondamentale dell’approccio di “disease management” è quella di far convergere le energie dei vari attori del sistema su obiettivi comuni, seppur con responsabilità diversificate, evitando in tal modo una progettualità non concordata e frammentaria, spesso incapace di incidere significativamente sui risultati complessivi del sistema assistenziale.
Scopo del workshop, in definitiva, è il cercare e condividere nuove strategie e più valide sinergie tra ospedale e territorio per una migliore integrazione a garanzia di una efficace ed efficiente gestione del paziente fragile e critico.
8:30REGISTRAZIONE PARTECIPANTI E PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP
Coscia F. – E. De Blasio, P. Di Guida, G. Di Santo
9:00 Tavola Rotonda:
OSPEDALE-TERRITORIO: UN SINERGISMO TECNICO-POLITICO ANCORA INCOMPIUTO
Coscia F. – E. De Blasio, P. Di Guida, G. Di Santo
11.00 COFFEE BREAK
11:15 LECTIO MAGISTRALIS
IL PAZIENTE FRAGILE & CRITICO.
Disease Management Ospedale – Territorio
– F. E. Agrò
I SESSIONE
12.00 – 13:30 IL PAZIENTE CRITICO: LA GESTIONE DI UNA COMPLESSITA’
MULTIDISCIPLINARE
Moderatori: M. Cusano, E. De Blasio, M. De Falco
LA DEMENZA SENILE: UN MARKER DI CRITICITÀ – G. Di Santo
DIBATTITO: ESPERIENZA CLINICA IN NIV – A.Maffei INFEZIONE E SHOCK SETTICO NEL PAZIENTE CRITICO– D.U.U. Di Caprio LE FRATTURE COMPLESSE E COMPLICATE NEL PAZIENTE CRITICO – G. Di SantoRIABILITAZIONE INTENSIVA NEL PAZIENTE CRITICO CON DANNO NEUROLOGICO- B. Lanzillo
13:30 – 14:00 LIGHT LUNCH
II SESSIONE
14:30 – 16.30 IL PAZIENTE FRAGILE: GESTIONE DI UN “FRAGILE” EQUILIBRIO
Moderatori: F. Coscia –F. Marchese
R. Ranucci
DIBATTITO: LO SCOMPENSO CARDIACO CRONICO NEL PAZIENTE FRAGILE M. D’Avino – NUOVE FRONTIERE TERAPEUTICHE NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE.-
R. Ranucci – BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva): PDTA (percorso diagnostico terapeuticoassistenziale) REGIONE CAMPANIA- M. Polverino – I DISTURBI IDRO-ELETTROLITICI NEL PAZIENTE ANZIANO FRAGILE A.Ilardi
16.30 COFFEE BREAK
III SESSIONE
16:45 – 18:30 L’ASSISTENZA TERRITORIALE
Moderatori: F.E. Agrò – F.Coscia
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LA RIABILITAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO L. Iacobacci
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UCCP (unità complessa di cure primarie) E AFT (aggregazione funzionale territoriale) IN CAMPANIA: REALTA’ O UTOPIA? A. Montefusco
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INDICATORI DI UN’ASSISTENZA DI QUALITA’ A. Mottola
DIBATTITO: LA RIABILITAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO L. Iacobacci – UCCP (unità complessa di cure primarie) E AFT (aggregazione funzionale territoriale) IN CAMPANIA: REALTA’ O UTOPIA? A. Montefusco – INDICATORI DI UN’ASSISTENZA DI QUALITA’ A. Mottola
18:30 – 19:30 INCONTRO TEORICO PRATICO MEDICI-INFERMIERI-SPECIALISTI
ROTAZIONE DEI PARTECIPANTI AI TAVOLI CON I DOCENTI DEL CORSO
Un nuovo sistema di ventilazione sincronizzato nella rianimazione cardiopolmonare-Il nuovo reversal per l’ossigenazione del paziente nell’intubazione fallita–Sonda Ecografica Wireless per la diagnostica per immagini ad ultrasuoni nel paziente critico– Farmaci salvavita pronti all’uso in emergenza-La ventilazione non invasiva NIV (ventilazione non invasiva): ventilatori a confronto-Caschi e Sistemi per ventilazione NIV (ventilazione non invasiva) e CPAP (continuous positive airway pressure) –Sistemi di monitoraggio emodinamico- Infection prevention controll – Sistemi di prevenzione per le piaghe da degubito- Presidi per gli accessi vascolari periferici e centrali- Sistema di aspirazione broncoscopiche
19:30 Verifica di apprendimento, Questionario ECM
CHIUSURA CONVEGNO E CONSEGNA ATTESTATI
Evento accreditato presso il Ministero della Salute (Age.Na.S), rivolto a:
Medici, Infermieri, Tecnici della riabilitazione, Biologi, Farmacisti, psicologi
numero di accreditamento 54-242745
Segreteria organizzativa e Provider Ecm:
Beneventum Srl
Via Arena,16
82034 Guardia Sanframondi (BN)
tel: 0824/864562
cell.3391873431
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