Workshop Gestione Vie Aeree, curarizzazione e reversal

Evento ECM: 19 – 20 Giugno 

RATIONALE

La gestione delle vie aeree con dispositivi e presidi di nuova generazione rappresenta il punto cardine della riuscita

di una rianimazione sia in termini di mortalità che di morbilità.

La corretta gestione delle vie aeree non deve essere più solamente saper posizionare un tubo endotracheale o un presidio extraglottico, ma deve essere soprattutto riuscire a ossigenare e ventilare il paziente nelle situazioni di

emergenza, sia in Ospedale che sul Territorio.

Per un’efficace gestione delle vie aeree in urgenza/emergenza non basta solo la conoscenza teorica dei presidi di nuova generazione, ma occorrono gli “skill” adeguati a garantire la sopravvivenza del paziente in sicurezza. Il Workshop affronta in modalità interattiva i principali aspetti teorici e pratici del management delle vie aeree e del monitoraggio neuromuscolare per una corretta gestione del blocco neuromuscolare in corso d’intervento chirurgico e nelle fasi di intubazione e estubazione tracheale. Nel workshop si pone l’attenzione su curari e reversal di ultima generazione per sottolineare l’importanza di una intubazione in sicurezza, anche quando il paziente è curarizzato e non si riesce ad assicurare in tempi rapidi la ventilazione e l’ossigenazione del paziente. Per contestualizzare come saper utilizzare i dispositivi e i presidi di nuova generazione nel paziente con vie aeree difficili, nella seconda giornata del workshop ogni partecipante sarà tutorato per imparare ad acquisire le capacità per assicurare l’ossigenazione e la ventilazione in situazioni di urgenza/emergenza sia intra che extraospedaliere, nella tutela della sicurezza dei pazienti e del loro operato.

 

DESTINATARI

Infermieri, Soccorritori, Volontari del soccorso, Addetti al primo soccorso incaricati in base al DLgs. 81-08,

Volontari di protezione civile, Forze dell’ordine

 

CREDITI ECM 18.1

 

COSTO

50 € + iva per medici

30 € + iva per tutte le altre figure professionali

MODALITA’ DI PAGAMENTO

  • Paypal
  • Bonifico bancario
  • Bollettino

 

Info contatti:

  • email: beneventum.srl@beneventum.it
  • tel:      0824 864562

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO

PROGRAMMA Worksop Benevento 19 20 GIUGNO




Workshop Gestione Vie Aeree, curarizzazione e reversal

Iscrizioni chiuse evento 19 e 20 giugno

RATIONALE

La gestione delle vie aeree con dispositivi e presidi di nuova generazione rappresenta il punto cardine della riuscita

di una rianimazione sia in termini di mortalità che di morbilità.

La corretta gestione delle vie aeree non deve essere più solamente saper posizionare un tubo endotracheale o un presidio extraglottico, ma deve essere soprattutto riuscire a ossigenare e ventilare il paziente nelle situazioni di

emergenza, sia in Ospedale che sul Territorio.

Per un’efficace gestione delle vie aeree in urgenza/emergenza non basta solo la conoscenza teorica dei presidi di nuova generazione, ma occorrono gli “skill” adeguati a garantire la sopravvivenza del paziente in sicurezza. Il Workshop affronta in modalità interattiva i principali aspetti teorici e pratici del management delle vie aeree e del monitoraggio neuromuscolare per una corretta gestione del blocco neuromuscolare in corso d’intervento chirurgico e nelle fasi di intubazione e estubazione tracheale. Nel workshop si pone l’attenzione su curari e reversal di ultima generazione per sottolineare l’importanza di una intubazione in sicurezza, anche quando il paziente è curarizzato e non si riesce ad assicurare in tempi rapidi la ventilazione e l’ossigenazione del paziente. Per contestualizzare come saper utilizzare i dispositivi e i presidi di nuova generazione nel paziente con vie aeree difficili, nella seconda giornata del workshop ogni partecipante sarà tutorato per imparare ad acquisire le capacità per assicurare l’ossigenazione e la ventilazione in situazioni di urgenza/emergenza sia intra che extraospedaliere, nella tutela della sicurezza dei pazienti e del loro operato.

 

DESTINATARI

Infermieri, Soccorritori, Volontari del soccorso, Addetti al primo soccorso incaricati in base al DLgs. 81-08,

Volontari di protezione civile, Forze dell’ordine

 

CREDITI ECM 18.1

 

COSTO

50 € + iva per medici

30 € + iva per tutte le altre figure professionali

MODALITA’ DI PAGAMENTO

  • Paypal
  • Bonifico bancario
  • Bollettino

 

Info contatti:

  • email: beneventum.srl@beneventum.it
  • tel:      0824 864562

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO

PROGRAMMA Worksop Benevento 19 20 GIUGNO

 




DEFINIZIONE DELLA CRITICITÀ SUL TRASPORTO STRADALE DEGLI ANIMALI DA REDDITO: ASPETTI PRATICI E TEORICI

RAZIONALE

La movimentazione intracomunitaria degli animali da reddito crea seri problemi dal punto di vista operativo per gli utenti e per gli addetti al controllo, spesso chiamati a supporto delle Forze di Polizia deputate al controllo stradale o a fronteggiare situazioni al limite della normativa in fase di arrivo e di partenza di detti trasporti entro tempi tecnici piuttosto ristretti.
Questo corso si propone ai Medici Veterinari e Tecnici della Prevenzione al fine di affrontare le principali criticità legate a tale problematica sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista pratico-operativo, al fine di risolvere le più disparate incombenze che si possono prospettare nell’ambito del trasporto degli animali su strada.

Evento ECM – 9 crediti formativi

Destinatari: Veterinari

scarica la brochure




Alimentazione, cute e allergie

Abstract

La pelle è organo prezioso e sensibile, le cui patologie spesso sono spia di malesseri più ampi (disturbi immunologici, intestinali, ecc.), la dieta influenza molto lo stato di salute della pelle in quanto organo del ricambio che aiuta l?organismo ad eliminare tossine.La pelle è anche interessata da diverse patologie che sono messe in relazione a torto o a ragione con le allergie, è il caso della dermatite atopica, degli eczemi da contatto e dalle orticarie acute e croniche. La maggior parte delle persone può mangiare una grande varietà di cibi senza alcun problema. Per una parte di individui, tuttavia, determinati alimenti o componenti alimentari possono provocare reazioni avverse che vanno da una lieve sensazione di gonfiore addominale postprandiale a sindromi da malassorbimento a reazioni allergiche che possono essere potenzialmente tanto gravi da portare a morte il paziente.

Obiettivo: Discutere e analizzare i rapporti tra alimentazione e salute della pelle. Fare il punto su alcune patologie cutanee e sui disturbi dell?alimentazione mediante un approccio multidisciplinare.

Razionale del convegno: Formare medici, farmacisti, biologi e infermieri in grado rispondere adeguatamente alle esigenze dei pazienti. Struttura del convegno: Il corso si articolerà con lezioni frontali seguite da un’ampia discussione e con la presentazione di casi clinici.

info all’indirizzo:
amministrazione@puntoallergienetworkservice.com




La gestione del dolore neuropatico: diagnosi e terapia

Il dolore neuropatico è considerato di difficile approccio per la complessa relazione tra eziologia, patogenesi e sintomi. Spesso la sua gestione è complicata anche dalla ridotta efficacia di molti trattamenti oggi a disposizione dei clinici. I farmaci maggiormente impiegati sono gli antidepressivi e gli antiepilettici, mentre un ruolo minore è riservato a FANS ed oppioidi. Tra i presidi farmacologi impiegati va sicuramente menzionato il tapentadolo, che oggi è presente con una nuova formulazione, da 25 mg. Quest’ultima, rende il farmaco ancora più maneggevole, consentendo una maggiore appropriatezza terapeutica per la gestione della patologia algica. Obiettivo del corso è quello di contribuire a diffondere le conoscenze di base per la diagnosi e il trattamento del dolore neuropatico, con particolare attenzione ai farmaci che sono di prima linea nella terapia dello stesso. Verranno, a tal proposito valutati i farmaci di più recente utilizzo nel trattamento del dolore neuropatico. Il corso è rivolto in particolare ai medici di medicina generale, che si trovino ad affrontare e gestire pazienti, sempre più numerosi, affetti da dolore neuropatico. Al termine del corso sarà presentato un software di supporto alle attività di terapia antalgica destinato a condividere in rete l’esperienza dei centri di terapia del dolore




Spostamento evento in data da definirsi: CONSENSO INFORMATO: REALTA’ E PROSPETTIVE

Visti gli eventi calamitosi abbattutisi sul territorio della città di Benevento e provincia e vista l’impossibilità per i discenti e per tutti i relatori di raggiungere la sede congressuale l’evento in oggetto non si terrà. La data è da definirsi.

Per aggiornamenti con consultare il presente sito




Oncologia Campana a Confronto 2015

RAZIONALE:

La malattie terminali rappresentano patologie per le quali è necessario, con l’introduzione di nuove possibilità terapeutiche, adottare strategie per garantire un adegauto continuum terapeutico.

Tra tutti i tumori umani, il carcinoma del colon è quello che negli ultimi anni, ha visto una continua ed innovativa impostazione terapeutica, grazie soprattutto alla introduzione di farmaci biologici.

Anche per i tumori ovarici, dopo un lungo periodo di stallo terapeutico, si è assistito ultimamente da una sorte di rivoluzione terapeutica.

L’obiettivo dell’incontro è quello di fornire ai partecipanti un up date sulle novità terapeutiche nel trattamento dei tumori del colon e dell’ovaio, con particolare riguardo alla possibilità di operare scelte sulla scorta di profili molecolari.

Evento rivolto a 50

MEDICO CHIRURGO (TUTTE LE DISCIPLINE) VEDI ALLEGATO- BIOLOGI- FARMACISTI- TECNICI DI LABORATORIO- TECNICI DI RADIOLOGIA




IL RUOLO E LA RESPONSABILITA’ NELLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO

RAZIONALE

A metà dell’800, Semmelweiss dimostrò efficacemente che l’ospedale poteva rappresentare un rischio per i pazienti (le donne che partorivano per strada avevano un rischio di sepsi puerperale e una mortalità molto più bassa rispetto a quelle che partorivano in ospedale), che tale rischio era di origine infettiva (i patogeni venivano trasmessi dagli studenti di medicina che, prima di assistere le donne partorienti, effettuavano i riscontri autoptici), che tale evento era prevenibile (con il lavaggio delle mani). Dopo di lui, numerosi altri Autori, hanno documentato come il ricovero in ospedale potesse comportare un rischio elevato per il paziente di contrarre una patologia infettiva.

L’insorgenza di una complicanza infettiva in un paziente ricoverato in ospedale comporta costi sia in termini di salute che economici per il paziente e per l’ospedale: per il paziente, comporta il dover sopportare una patologia infettiva aggiunta alla sua patologia di base, le eventuali conseguenze di questa in termini di disabilità temporanea o permanente o addirittura il decesso, le eventuali spese di una cura domiciliare o la perdita di giornate di lavoro; per l’ospedale, comporta i costi dell’eventuale prolungamento della degenza, degli esami diagnostici e degli interventi terapeutici aggiuntivi. Le infezioni ospedaliere sono, almeno in parte, prevenibili. L’adozione di pratiche assistenziali “sicure”, che sono state dimostrate essere in grado di prevenire o controllare la trasmissione di infezioni, comporta la riduzione del 35% almeno della frequenza di queste complicanze. Per questo motivo, la infezioni ospedaliere rappresentano un indicatore della qualità dell’assistenza prestata in ospedale.

DEFINIZIONE DI “INFEZIONE OSPEDALIERA” Si definiscono infezioni ospedaliere “le infezioni che insorgono durante il ricovero in ospedale, o in alcuni casi dopo che il paziente è stato dimesso, e che non erano manifeste clinicamente né in incubazione al momento dell’ammissione”. Tutte le infezioni già presenti al momento del ricovero (con un quadro clinico manifesto o in incubazione) vengono, invece, considerate acquisite in comunità (infezioni comunitarie), ad eccezione di quelle correlabili ad un precedente ricovero ospedaliero. I pazienti rappresentano la popolazione a maggior rischio di infezione ospedaliera; altre figure possono, però, contrarre, anche se meno frequentemente, una infezione in ospedale: personale ospedaliero, personale volontario di assistenza, studenti, tirocinanti.

In una significativa proporzione di casi, le infezioni ospedaliere evolvono verso la disabilità temporanea o permanente o la morte del paziente. La mortalità esclusivamente attribuibile alla insorgenza di una infezione è stata stimata negli ultimi anni per la sepsi o la polmonite, sulla base di studi controllati. Per eliminare l’influenza della patologia di base del paziente sul rischio di morte, un gruppo di pazienti con specifiche infezioni ospedaliere è stato confrontato con un gruppo di pazienti non infetti, ma comparabili ai primi per gravità e complessità delle condizioni cliniche di base. Da questi studi emerge come la mortalità attribuibile alle sepsi vari dal 14 al 38% nei diversi studi, in relazione al tipo di agente causale: la mortalità è elevata soprattutto nelle fungemie (38%) e nelle sepsi da enterococchi (31%), mentre le batteriemie da stafilococchi coagulasi-negativi si associano ad una mortalità attribuibile più bassa (14%). La mortalità attribuibile alle polmoniti è inferiore a quella segnalata per le sepsi ed è stata riportata essere pari al 7% in uno studio a livello ospedaliero ed al 15% in terapia intensiva.

Infezioni della ferita chirurgica Le infezioni della ferita chirurgica continuano a rappresentare una complicanza frequente e temibile per i pazienti che si sottopongono ad un intervento chirurgico: in ospedale, rappresentano la seconda localizzazione in ordine di frequenza tra tutte le infezioni ospedaliere. Le infezioni della ferita chirurgica comprendono: a) infezioni superficiali, che interessano solo la cute e il sottocutaneo; b) infezioni profonde, che interessano gli strati muscolari e fasciali; c) infezioni che interessano organi e cavità profonde, quali ad esempio peritonite, empiema, meningite ecc.

 

Il rapporto “Ti err is human”, pubblicato nel 1999 dallo statunitense Institute of Medicine, ha portato all’attenzione pubblica e politica la questione della sicurezza dei pazienti, che rappresenta a tutt’oggi una seria preoccupazione per tutti i sistemi sanitari.La definizione di sicurezza dei pazienti disponibile a livello nazionale (Glossario del Ministero della Salute) è la seguente “Dimensione della qualità dell’assistenza sanitaria, che garantisce, attraverso l’identificazione, l’analisi e la gestione dei rischi e degli incidenti possibili per i pazienti, la progettazione e l’implementazione di sistemi operativi e processi che minimizzano la probabilità di errore, i rischi potenziali e i conseguenti possibili danni ai pazienti”

Dati europei mostrano che gli “errori medici” e i conseguenti “eventi avversi” occorrono tra l’8,0% e il 10,0% dei ricoveri ospedalieri (Conklin, A. Room for improvement; Strong patient safety systems could limit health, social and economic harms from medical error. RAND Europe, 2009). Le evidenze scientifiche mostrano che circa il 50,0% dei danni collaterali all’assistenza sanitaria possono essere prevenuti utilizzando approcci sistemici alla gestione del rischio clinico. Strategie di prevenzione e controllo degli eventi avversi necessitano di essere elaborate e attuate a tutti i livelli (internazionale, nazionale, regionale, e locale).

Evento rivolto a 100

MEDICO CHIRURGO (TUTTE LE DISCIPLINE

BIOLOGO

TECNICO SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO

TECNICO SANITARIO DI RADIOLOGIA MEDICA

ASSISTENTE SANITARIO

INFERMIERE PEDIATRICO

INFERMIERE

FISIOTERAPISTA

TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO

OSTETRICA

PSICOLOGI




TARGET THERAPY NEI TUMORI FEMMINILI

La target therapy rappresenta la nuova frontiera nella terapia antitumorale con l’impiego di piccole

molecole e anticorpi monoclonali diretti contro specifici bersagli molecolari. Questo trattamento ha l’obiettivo di bloccare la crescita tumorale ostacolando l’attività di specifiche molecole bersaglio necessarie per la carcinogenesi e la crescita tumorale piuttosto che interferire con le cellule in rapida divisione sia neoplastiche sia normali.

Il convegno si propone di fare il punto sulle attuali innovazioni terapeutiche legate alla target therapy nel trattamento del tumore della mammella e dell’ovaio.

Nel mondo occidentale il carcinoma della mammella rappresenta la neoplasia più frequente delle donne e costituisce la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile. Il carcinoma ovarico costituisce la neoplasia ginecologica a peggior prognosi.

In convegno intende porre particolare attenzione sulle nuove conoscenze nel campo della biologia

molecolare e sulle nuove terapie biologiche che consentono sempre più un trattamento personalizzato e potranno contribuire a migliorare il percorso di cura.

Obiettivi formativi

Fornire ai partecipanti le conoscenze sulle terapie più innovative.

Effettuare un’analisi dei processi e delle norme che regolano l’accesso alle terapie

Favorire l’interazione tra gli attori del processo assistenziale

Evento rivolto a 30 oncologi e farmacisti




NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA

Negli ultimi anni grandi cambiamenti hanno profondamente influenzato e positivamente modificato il razionale del percorso diagnostico-terapeutico sia della cardiopatia ischemica che della Fibrillazione Atriale.

La precocità della diagnosi, insieme ad un più tempestivo ed efficace trattamento hanno permesso di ridurre le comorbilità e con queste le invalidità.

L’autopalpazione del polso e la misurazione pressoria ambulatoriale rappresentano un efficacie metodo di screaning di massa per evidenziare con tempestività la F.A. correlata spesso a stadi iniziali di demenza negli over 70 a.
I risultati di importanti studi su nuovi farmaci anticoagulanti ( Rivaroxaban, dabigatran, apixaban, edoxaban ) nella prevenzione dell’ictus ischemico in pazienti con fibrillazione atriale e la possibilità per i pazienti di non essere sottoposti a controlli periodici dello stato coagulativo ( INR) fanno intravedere un importante opzione terapeutica aggiuntiva anche in Italia

Scopo di questo corso è far conoscere ancora di più i fattori di rischio e la loro associazione con la malattia cardiovascolare, potenziare la nostra capacità di diagnosticare tempestivamente la FA, identificare i soggetti a rischio, mettere in sicurezza i pazienti con F.A. non valvolare silente quindi asintomatici attraverso l’identificazione dei singoli fattori di rischio e modificarli alla luce di interventi efficaci possibilmente definiti da trials clinici. Uno dei principali compiti del medico è, infatti, mettere in atto procedure accurate nella diagnosi e somministrare farmaci efficaci, stratificare e correggere globalmente il rischio cardio-metabolico, stratificare e correggere il rischio di sanguinamento

agendo su i fattori modificabili come il consumo di alcool, pressione sanguigna, funzionalità epatica e renale.

Evento rivolto a 40 medici di tutte le discipline.